lunedì 16 maggio 2011

per te che sei lontano e che ci pensi raramente

Scrivo ad una persona in particolare, che da ben otto mesi vive ad Abu Dhabi. E' lì per lavoro, dice lui. E' scappato dall'Italia, dico io. Sta creando un sistema informatico per la banca privata di uno sceicco; viene pagato in oro in quanto il suo "datore di lavoro" non sopporta di dover adeguare ogni mese lo stipendio in base al cambio internazionale. Al mese guadagna quanto un operaio in un anno.  Mi ha promesso un lingottino grande come una porzione di Kit-kat. Lo aspetto. Parliamo quando il suo mondo gli permette di connettersi, di essere controllato mentre risponde alle classiche domande: "hai mangiato?", "stai bene?" "quando torni?". Quando torni. Torna presto, anzi, non tornare. Queste le nostre migliori discussioni; Tommi, almeno tu che puoi, salvati. Scegli un altro qualsiasi paese e vivici! Noi finiamo l'università e ti raggiungiamo. Perchè adesso l'Italia ti  manca,  Firenze ti commuove su Google Map, Santa Croce ti fa sorridere come fosse la tua prima fidanzata.  Ma qui è lo stesso inferno di sempre; perchè ora non ti mancano i contratti di lavoro a super tempo denterminato stabiliti da agenzie interinali; non ti mancano le ordinanze comunali, i pestaggi della polizia, i maledetti "vigilini", gli ubriachi violenti di S.Lorenzo. Ti mancano i tuoi amici, la tua famiglia, i tuoi vicini di casa. Gli stessi, che ben 10 anni fa, chiamarono i carabinieri alle 22.00 per segnalare una festa troppo rumorosa, le nostre partite alla Play Station! Torna per brevi periodi, non dare il tempo alla "precarietà" di oscurare il cielo; portati Firenze nel cuore il più lontano da qui.

Nessun commento:

Posta un commento