giovedì 26 maggio 2011

Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.

Indignatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra indignazione quando inizieremo la nostra rivoluzione.
Così mi sento di continuare l'invito di Gramsci. Così mi sento di chiedere a tutti quelli che conosco di "indignarsi", di abbandonare lo stato di passività che opacizza le menti ormai da troppo tempo. Che non esista solo la "rivoluzione spagnola", quella mediorentale, quella greca. Attenzione però, rivoluzione non significa violenza. Fidel diceva che "Il rivoluzionario crede nell'uomo, negli esseri umani. Chi non crede nell'essere umano, non è rivoluzionario". Così dobbiamo partire dall'Uomo; rieducarlo ai principi fondamentali, mostrargli che i cambiamenti non sono solo quelli che finiscono sui telegiornali. Come possiamo pretendere che il Mondo diventi migliore se neanche ci fermiamo se la persona davanti a noi cade? la rivoluzione prima di tutti deve essere interiore; cambiare il nostro modo di pensare, di agire, abbandonare i nostri microcosmi per rincontrarci in un giardino. Collaborare ad un progetto, uno qualsiasi, ma collaborare. La rieducazione deve partire dall'imparare nuovamente a contare uno sull'altro, tornare a fidarsi senza vedere in ogni vicino un possibile nemico. Capire che c'è sempre qualcosa che si può fare, non smettere di lottare. Vorrei esortare tutti a guardarsi intorno, a cercare di andare oltre la banale apparenza; scavare negli sguardi altrui, regalare sorrisi, far trasparire la propria disponibilità all'ascolto. Purtroppo sono sempre meno le persone che "sanno ascoltare",  che sono realmente interessate a quello che si ha dentro. Lasciate i segreti agli astemi! Inneggiare alla riservatezza è solo egoismo; io non faccio segreto di quello che mi accade quotidianamente non perchè non riesca ad essere "riservata" o perché sia "superficiale", condividere le esperienze può servire a tutti soprattutto a chi non riesce a parlarne! Così si parla della perdita di una persona "amata" non per fare sfoggio del proprio dolore ma per dimostrare che siamo umani, che proviamo emozioni, che non siamo soli, nemmeno nella sofferenza. La solitudine non è una caratteristica fisica, se una persona non si fosse sentita sola ieri sera, non avrebbe saltato nel vuoto dal suo balcone al quinto piano. Per questo invito tutti a condividere le proprie esperienze; rendersi conto di non essere gli unici a dover affrontare ostacoli che spesso ci sembrano invalicabili può salvare vite. Ieri sera non è bastato, il dolore era accompagnato dalla patologia del secolo: il tumore? No, la Depressione, Figlia di Solitudine e Dispiacere. Così piangiamo un amico che a differenza nostra era solo un po' più debole, e diciamolo, aveva anche incontrato la persona sbagliata. Mostrate la parte migliore di voi, scordatevi gli stupidi pregiudizi che vi ha incurcato la televisione commerciale. Diventate leader di voi stessi. Aiutatevi ed aiutate gli altri, che di gente di merda purtroppo ce n'è sempre troppa.

Per ricordare P. , un uomo perbene.


 ( il ragazzo del video è Federico Aldrovandi, leggetevi la sua storia)

Testo di " Non dormi" di Giorgio Canali e Rossofuoco

Come vorresti addormentarti ora,
ma con questa luna piena
il lupo ti divora.
Come vorresti fosse già mattina,
con il sole all'orizzonte a cancellarla questa luna.
E queste tentazioni di fare e farsi del male,
come sempre inarrestabile è la marea che sale,
nessuno si senta in salvo,
nessuno speri,
nessun dorma,
all'alba vincerà qualcuno,
all'alba,
la calma.
Chissà perchè la gente a questo punto cerca dio,
gli occhi persi nel blu,
ma se c'è qualcosa che ti manca,
o sono io,
o ti manchi tu.
Come vorresti addormentarti ora,
ma,complice il silenzio,
il vuoto ti divora
e come vorresti cadere nello stesso sonno profondo della gente per bene
di questo buco del culo del mondo.
E urlate sirene,
suonate campane,
gridate allarmi,
a devastare questa quiete,
perchè tu non dormi.
La gente nel silenzio cerca dio,
gli occhi persi nel blu,
ma se c'è qualcosa che ti manca,
o sono io,
o ti manchi tu,ti manchi tu.
E ascolti immobile,
il cuore battere,
accompagnare in questa danza i tuoi pensieri,
ti lasci prendere in questo vortice,
inesorabile,
non puoi uscirne fuori.
E ascolti i gemiti e i lamenti,
di amore o di avemaria,
di questa città di morti viventi,
di vivi morenti e cosìsia.
E i tentativi timidi
di naufraghi nictalopi
di navigare incolumi tra queste ronde civiche.
E chissà perchè
è di notte che la gente disperata cerca dio,
gli occhi persi nel blu,
ma se c'è qualcosa che ti manca,
o sono io,
o ti manchi tu,ti manchi...
La gente nel silenzio della notte cerca dio,
gli occhi persi nel blu,
ma se c'è qualcosa che ti manca,
o sono io,
o ti manchi tu,ti manchi tu. 



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